Mi pare vi stiate abbeverando un pò troppo alla fonte Agnelli e a chi gli ha fatto da megafono.
Alla Domenica Sportiva è intervenuto il legale del Napoli Mattia Grassani.
«In materia di Covid-19 l’autorità spetta alle Asl. Il Napoli non è partito solo perché nella giornata di sabato ha ricevuto due comunicazioni da parte di due dipartimenti di prevenzione delle Asl Napoli 1 e 2. E ieri, alle 18.25, quando la squadra era già sul pullman pronto a partire per Capodichino, ha ricevuto un provvedimento del capo di gabinetto della Regione Campania che vietava la partenza. A quel punto il Napoli era di fronte a un bivio: o trasgrediva due provvedimenti dell’Asl che è l’unica competente, e uno del governo regionale, oppure rimaneva a casa e rispettava le leggi dello Stato. Per giocare la partita, il Napoli avrebbe dovuto violare una legge dello Stato e rischiare una denuncia penale. Di fronte a questo bivio, il Napoli ha optato per il rispetto di provvedimenti chiarissimi che non ritenevano che sussistessero le condizioni per viaggiare, al di là del fatto che il volo fosse o meno privato. In albergo a Torino ci sarebbero state altre persone».
Perché le altre Asl non sono intervenute?
«Bisogna capire se erano tutte in trasferta o casalinghe. Ricordiamo poi che non è un diritto della società di calcio poter giocare in deroga, è una facoltà dell’Asl di concedere la deroga. La deroga non è stata concessa e viene messo per iscritto tre volte ieri e ribadito oggi due volte. Il Napoli ha cinque comunicazioni scritte di non partire».
Sulla inosservanza del protocollo
«L’Asl Napoli è intervenuta quando il direttore sanitario del Napoli ha comunicato la positività di Zielinski e di un collaboratore tecnico. A seguito di questa denuncia, si è messa in moto la macchina del protocollo Covid rispetto al quale mai è stata contestata una inosservanza da parte del Napoli.
Io non so se De Laurentiis abbia chiesto il rinvio della partita ad Agnelli. So che il Napoli era in pullman per raggiungere l’aeroporto quando tre comunicazioni – due dell’Asl e una della Regione – lo hanno bloccato. Il Napoli si è attenuto al rispetto dell’unico ente legittimato a prendere provvedimenti in materia di Covid-19».