College Basket 2017-18

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Re: College Basket 2017-18

Messaggio da Radiofreccia » 04/04/2020, 10:59

casper-21 ha scritto: 03/04/2020, 10:56Non è che può scegliere quando andare. Gli anni di high school li deve fare tutti. (a meno di riclassificarsi se va avanti con gli studi e in pratica fare un anno in meno). Quindi al college andrà nel 2023.
È la stessa annata di Bronny ma il figlio di Wade invece è un classe 2020, andrà al college quest'anno.
Got it, quindi anche se committa con UCLA comunque prima del 2023 non può andar lì.
E a 'sto punto fa solo una promessa di joinare la squadra quando potrà, nulla di diverso.

Certo non capisco il senso di scegliere il programma 3 anni prima, quando potrebbero cambiare tante cose nel frattempo..


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Re: College Basket 2017-18

Messaggio da casper-21 » 06/04/2020, 16:01

Esatto. Prima di poter andare al college deve comunque diplomarsi. (al massimo può "scalare" un anno se è avanti con gli studi)

Infatti l'80% dei liceali fa il commit nell'ultimo anno.
Molti college fanno offerte prima per "corteggiarli" il più possibile, in modo da avere più chance che vada da loro.

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Re: College Basket 2017-18

Messaggio da casper-21 » 16/04/2020, 17:41

Dopo il decommit di Isaiah Todd da Michigan e la decisione di farsi un anno da professionista prima dell'nba sembrava che anche Terrence Clarke e Jalen Suggs potessero seguire la stessa strada, invece ieri hanno entrambi rassicurato i rispettivi college, Kentucky e Gonzaga, dicendo che si faranno l'anno universitario.
Jalen Green invece dalle voci sembra sempre più destinato ad un anno di G League a $ 250.000. Le due contendenti rimaste erano Auburn e Memphis. La decisione ufficiale comunque dovrebbe dichiararla tra un'oretta.

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Re: College Basket 2017-18

Messaggio da Jack » 16/04/2020, 19:08

Non so se è off topic ma non sapevo dove scrivere. Quello che è il prospetto n.1  - Jalen Green - della classe high school 2020 , per quel che vale, decide di andare a giocare in G-League per 125k. Magari ha più senso che andare a giocare in Nuova Zelanda o in Australia ed è più facile e comodo che in una squadra forte europea però è una scelta che non mi piace, dovrebbero studiare qualcosa affinchè i college riescano a non perdere i migliori prospetti per un po' di soldi perchè è chiaro che guardandola dal punto di vista della crescita dei giocatori queste soluzioni sono un passo indietro anche rispetto all'one and done.

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Re: College Basket 2017-18

Messaggio da casper-21 » 16/04/2020, 20:04

Sembravano 250 k (vedi sopra), ma in realtà le ultime news dicono addirittura 500 k.

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Re: College Basket 2017-18

Messaggio da Jack » 16/04/2020, 21:11

Sì ho letto, la prima news che ho trovato era imprecisa evidentemente. Chiaro che il discorso cambia se sono 500k, vediamo come andrà ma già se per Green dovesse funzionare mi aspetto tantissimi fare la stessa scelta negli anni a seguire.

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Re: College Basket 2017-18

Messaggio da casper-21 » 16/04/2020, 22:55

Beh, probabilmente dal 2022 si potrà andare direttamente in nba. Chiaro che a tutti quelli del livello di Jalen Green che sarebbero sicuramente tra le prime 7/8 pick converrà dichiararsi per il draft invece di andare in G League.

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Re: College Basket 2017-18

Messaggio da Jack » 16/04/2020, 23:31

Quelli medi però forse preferiranno farsi un giro in G-League e farsi pagare invece che andare al college. Per fare un esempio prendendo uno dell'ultimo draft ad Hunter ha fatto bene stare al college fino a 22 e non è detto che se a 18   andava a giocare in G-League era lo stesso.

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Re: College Basket 2017-18

Messaggio da aeroplane_flies_high » 17/04/2020, 7:49

il sistema one&done ha avuto un suo senso e le sue contraddizioni

a me sembra che "sopra" il livello collegiale si stia facendo tanto per sviluppare modi sempre migliori per offrire opportunità a chi gioca a basket, sia dal punto di vista economico che sportivo/professionale (la G-League s'è sviluppata enormemente, sono stati introdotti i two-way contrats...)

ma a livello collegiale che sta succedendo?
oltre agli "scandali" sul reclutamento e qualche piccola modifica qua e là sulla regolamentazione del periodo che va dalla fine della stagione al draft (come e quando ci si può dichiarare anticipatamente) sinceramente s'è visto poco. Si sta parlando dei trasfer, non ho ben capito se hanno già deciso qualcosa per semplificare e rendere meno arbitrario il passaggio da un programma all'altro, ma la vera questione rimane quella dei soldi: aprire al pagamento degli atleti?

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Re: College Basket 2017-18

Messaggio da casper-21 » 17/04/2020, 8:52

Sui trasferimenti onestamente è già diventato fin troppo facile passare da un college all'altro, tanto è vero che il numero è aumentato esponenzialmente negli ultimi anni. In realtà c'è chi preme per fare in modo che succeda di meno, e sarebbe anche giusto, ma questo cambia poco in ottica di un futuro a livello nba, la maggior parte dei casi non è gente di quel livello.

Il problema ovviamente è "la pilla". E su questo sono tutti in alto mare che più alto non si può. La NCAA è "governata" da bacchettoni che non ne vogliono sapere mezza sotto questo punto di vista, Mark Emmert in primo.
Però il governatore della California ha firmato il Fair Pay To Play Act, che ovviamente ha fatto enorme scalpore e che consente a chiunque frequenti un'università (della California in questo caso) di gestire i propri diritti d'immagine senza perdere l'eleggibilità scolastica. In pratica potranno utilizzare il proprio "nome" e farsi pagare, per esempio se fanno una pubblicità a qualcosa. Ed entrerà in viglore il primo gennaio 2023.
Tanti altri stati stanno iniziando a valutare ipotesi di seguire la stessa strada.
Adesso starebbe alla NCAA trovare una soluzione che soddisfi sia la ncaa stessa che i legislatori che hanno emanato l'emendamento. Problema: vedi sopra cosa ne pensa chi prende decisioni in NCAA. Addirittura se ne sono usciti con l'ipotesi di lasciare fuori i college californiani dall'NCAA. Cosa ovviamente impossibile. 
Quindi al momento nessuno sa niente su come andrà avanti la cosa, perchè è tutto in alto mare. Ma che dovranno adeguarsi mi sembra obbligatorio, e che se non si muovono finiscono nella merda anche.
 

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Re: College Basket 2017-18

Messaggio da Radiofreccia » 17/04/2020, 10:44

Io aggiungo che una differenza importante tra NCAA e G League è anche la competizione sul parquet e i coaching staff.
In NCAA i giocatori affrontano partite in cui una buona percentuale di avversari non diventerà professionisti, il livello di basket (in termini tecnici come atletici o tattici) può rivelarsi anche un po' bassino. In G League, invece, giocano già contro dei professionisti che sono anche fisicamente strutturati come tali: maggiore difficoltà di gioco e competitività, maggiore opportunità di migliorarsi individualmente.

Inoltre, in G League i coaching staff sono costruiti ad hoc per sviluppare development dei giocatori. Se in NCAA l'obiettivo primario di una qualsiasi squadra può essere quello di arrivare al torneo e vincerlo, in G League c'è il principale focus su ciò che deve fare il singolo player per ottenere miglioramenti in ottica NBA.
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Re: College Basket 2017-18

Messaggio da aeroplane_flies_high » 17/04/2020, 12:44

L'NCAA con le sue limitazioni aveva/ha sicuramente dei punti di caduta, io peraltro ci vedo anche un aspetto formativo non da poco... un pò com'era una volta per il militare qui da noi... ti obbligava a farti un periodo di tempo in cui dovevi in qualche modo sottostare a delle regole ed un sistema... se non stavi/stai entro certi limiti rischi di rovinarti la carriera

questo aspetto, con le generazioni di oggi, molto più narcisistiche che edipiche, rischia di andare quasi completamente perso in G-League (anche se l'esempio di Josh Jackson quest'anno mi è parso interessante)

Il college basket, con la sua storia, i suoi parquet, le sue dinastie, i suoi coach leggendari... può offrire ancora molto al movimento cestistico, anche se come dicevo nel post precedente (e come puntualizzava Casper) sembra essere troppo cristallizzato: a mio parere un fattore importante è che chi decide è seduto su una gallina dalle uova d'oro e non è facile aprire e suddividere gli enormi guadagni che il movimento produce...

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Re: College Basket 2017-18

Messaggio da casper-21 » 19/04/2020, 10:23

I più importanti tra le centinaia che in sto periodo sono entrati nel transfer market:

Jacob Toppin (il fratello di Obi che era freshman a Rhode Island l'anno scorso) andrà addirittura a Kentucky.
Russell Tchewa di Texas Tech è entrato nel transfer portal.
Alatishe Warith va ad Oregon State a sostituire Kylor Kelley.
David De Julius, che aveva annunciato di andarsene da Michigan (dove sarebbe stata la PG titolare del post Zavier Simpson), ha scelto Cincinnati. 
Isaiah Wilkind da Va. Tech a Wake Forest.
Jok Perry lascia St.Mary's come grad student.
DJ Carton, che se ne era andato a metà stagione da Ohio State per problemi personali, ha scelto Marquette. Ha chiesto un "permesso" alla NCAA per giocare subito ma sarà molto difficile. Rimane comunque uno di quelli su cui sono pronto a scommettere sposterà più di tutti.
Luther Muhammad da Ohio State ad Arizona State (Bobby Hurley sta diventando un reclutatore sempre di maggior impatto). Anche Holland Woods ai Sun Devils.
Sarà sostituito ai Buckeyes da Abel Porter, reduce dalle ultime ottime stagioni a Utah State.
Trey Murphy da Rice a Virginia.
Anche Alonzo Gaffney dà l'addio ai Buckeyes dopo una sola stagione.
Jamarius Burton a capo dell'esodo da Wichita State. Andrà a Texas Tech.
A Louisville arrivano Charles Minland da USF e Carlik Jones da Radford, entrambi grad transfers.
Amauri Hardy da UNLV ad Oregon. 
Khalil Whitney invece dopo aver lasciato Kentucky a gennaio perchè non trovava spazio decide addirittura di dichiararsi al draft.
Ricky Lindo lascia Maryland, quarto lungo a farlo dopo che i gemelli Mitchell se ne erano già andati a stagione in corso e Stix Smith è destinato all'nba.

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Re: College Basket 2017-18

Messaggio da aeroplane_flies_high » 19/04/2020, 15:05

Mi par di capire che anche Alonzo Gaffney si sia dichiarato al draft

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Re: College Basket 2017-18

Messaggio da casper-21 » 19/04/2020, 16:07

Ha detto che vuole "esplorare le possibilità di professionismo" ma al contempo si è anche iscritto al transfer portal, in modo di tenersi aperta la possibilità se decidesse di ritornare al mondo collegiale.

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