Aspettando Rio2016

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Luca10
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Re: Aspettando Rio2016

Messaggio da Luca10 » 20/02/2013, 1:40

Gerry Donato ha scritto:Non arrivo a dire che Pagnozzi e la mafia poltronissima di Petrucci fossero meglio, ma Malagò è stato il vergognoso Presidente dell'indegna organizzazione dei Mondiali di nuoto a Roma, con tanto di inchiesta penale misteriosamente e penosamente ridotta ad hoc da amici di amici per renderlo disponibile alla candidatura.

Sembra che il meno peggio rincorra sempre il più peggio per cercare di vincere la gara del peggio.

Vedremo, perché da cambiare c'è tantissimo.

L'Aniene, però, e il suo centro sportivo sono un gioiello. L'importante è il fine, non i mezzi. :thumbup:


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Hobbit83
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Re: Aspettando Rio2016

Messaggio da Hobbit83 » 21/02/2013, 9:11

Luca10 ha scritto:
Gerry Donato ha scritto:Non arrivo a dire che Pagnozzi e la mafia poltronissima di Petrucci fossero meglio, ma Malagò è stato il vergognoso Presidente dell'indegna organizzazione dei Mondiali di nuoto a Roma, con tanto di inchiesta penale misteriosamente e penosamente ridotta ad hoc da amici di amici per renderlo disponibile alla candidatura.

Sembra che il meno peggio rincorra sempre il più peggio per cercare di vincere la gara del peggio.

Vedremo, perché da cambiare c'è tantissimo.

L'Aniene, però, e il suo centro sportivo sono un gioiello. L'importante è il fine, non i mezzi. :thumbup:
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Re: Aspettando Rio2016

Messaggio da Bonaz » 23/02/2013, 9:50

Con il rilascio di Pistorius ho capito che non solo in Italia succedono cose inconcepibili :naughty:
rodmanalbe82 ha scritto:Bonaz ridefinisce il concetto di "come lavorare a fine luglio" :truzzo:
ripper23 ha scritto:Bonaz porta la voglia di non fare un cazzo in ufficio a livelli ineguagliabili :notworthy:
Bluto Blutarsky ha scritto:Annuntio vobis gaudium magnum, habemus Bonaz

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Re: Aspettando Rio2016

Messaggio da francilive » 23/02/2013, 13:00

Bonaz ha scritto:Con il rilascio di Pistorius ho capito che non solo in Italia succedono cose inconcepibili :naughty:
Da quel che ho capito comunque lo terranno abbastanza d'occhio, evitando fughe pittoresche alla Fabrizio Corona :forza:

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Re: Aspettando Rio2016

Messaggio da Bonaz » 23/02/2013, 14:25

francilive ha scritto:
Bonaz ha scritto:Con il rilascio di Pistorius ho capito che non solo in Italia succedono cose inconcepibili :naughty:
Da quel che ho capito comunque lo terranno abbastanza d'occhio, evitando fughe pittoresche alla Fabrizio Corona :forza:

85mila dollari di cauzione, non deve parlare con i testimoni e deve firmare in commissariato SOLO due volte a settimana :shocking:
Ma lo sanno che stanno parlando di uno che ha ucciso una ragazza? Sempre piu' allibito :nono:
rodmanalbe82 ha scritto:Bonaz ridefinisce il concetto di "come lavorare a fine luglio" :truzzo:
ripper23 ha scritto:Bonaz porta la voglia di non fare un cazzo in ufficio a livelli ineguagliabili :notworthy:
Bluto Blutarsky ha scritto:Annuntio vobis gaudium magnum, habemus Bonaz

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Re: Aspettando Rio2016

Messaggio da Leviathan » 23/02/2013, 18:06

Bonaz ha scritto:Con il rilascio di Pistorius ho capito che non solo in Italia succedono cose inconcepibili :naughty:

A me inizia già ora a puzzare di nuovo epilogo alla OJ...

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Re: Aspettando Rio2016

Messaggio da Leviathan » 28/03/2013, 20:28


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Re: Aspettando Rio2016

Messaggio da joesox » 13/04/2013, 16:29

Esistono luoghi nati per qualcosa. Qualcosa che magari puoi trovare anche altrove, ma che lì, soltanto lì, assume davvero la dimensione di “casa”.
Boston è la “casa” della maratona. Non la più sfavillante (in questo New York non ha eguali), né la più gratificante (i percorsi di Chicago e Berlino, per esempio, per fermarci alle Major, consentono prestazioni migliori), ma quella dal richiamo ancestrale. Quella col focolare, dove si raccontano le storie ai nipoti.
Se New York è un centro commerciale, Boston è il negozio di fiducia. Se a New York trovi l’ultimo grido di ogni articolo, a Boston cerchi il tesoro vintage, la perla nascosta nella conchiglia.

A Boston non vengono solo i runners, vengono i maratoneti. Quelli fatti e finiti. A Boston, nella prima delle tre “onde” di partenti, respiri ancora l’orgoglio di esserci, di esserti “guadagnato” l’evento ottenendo il severo tempo di qualifica, di essere uno dei “prescelti”.

Nella casa della maratona la linea d’arrivo non è una striscia per terra, è un simbolo che resta incastonato nell’asfalto 365 giorni l’anno.
Nella casa della maratona si è tenuta l’edizione più antica, nel 1897, e quella più veloce di sempre, nel 2011, quando a dispetto del percorso collinare, grazie al vento a favore e a condizioni meteo irripetibili (omaggio alla grandezza del luogo), Geoffrey Mutai chiuse in 2h03’02. Il tempo non fu omologato dalla Iaaf, ma venne pagato dagli organizzatori come record del mondo a tutti gli effetti. “Vento a favore? Eccessivo dislivello tra partenza e arrivo? Qui si corre da 115 anni e nessuno si è mai sognato di poter fare questo tempo su un percorso così duro. Il premio lo paghiamo, se c’è qualcuno che deve cambiare le regole, cercatelo in Federazione”.
Ma Boston non è soltanto la casa della maratona e dei maratoneti. E’ anche e soprattutto la casa delle maratonete.

E’ stato qui che, al quinto miglio, nel 1967, si scoprì che fra i partecipanti c’era una donna mascherata da uomo, Kathy Switzer. Un commissario di gara, Jock Semple, si lanciò lungo il percorso per strapparle il pettorale, trattenuto dal compagno di lei, Tom Miller. La foto fece il giro del mondo. Il dibattito che ne seguì mandò in frantumi il dogma della partecipazione solo maschile.

Nel 1972 la Switzer, stavolta senza trucchi e fasciata in un completino bianco e nero, potè correre sorridente e priva di ostacoli 4 miglia della prima maratona sdoganata alle donne. Per la cronaca la vinse Nina Kuscsik, in 3h10’26’’, tempo di tutto rispetto che le valse il 410° posto assoluto nella competizione, davanti a diverse centinaia di uomini.

Da allora il campo dei partecipanti è equamente suddiviso fra uomini e donne, che qui corrono in percentuale straordinariamente maggiore rispetto a quanto noi italiani siamo abituati a vedere.

Ma uomini o donne che siano, ogni anno i runners che affrontano le 26,2 miglia che da Hopkinton, attraverso Ashland, Framingham, Natick, Wellesley, le quattro colline di Newton (con la famosa “spaccacuore”) e Brookline portano a Boston, sono pienamente consapevoli di giocarsi la chance di entrare in una leggenda.

Quando ciò che resta di te transita in Beacon Street, Kenmore Square e Massachusetts Avenue, gira a destra in Hereford Street e imbocca Boylston, e quando vedi all’orizzonte Copley Square, la John Hancock Tower e le insegne gialloblù del traguardo, tutti i pezzi tornano a posto. Sai che il tuo nome di lì a poco sarà custodito nei sacri registri della Boston Athletic Association, al 40 di Trinity Place, 4° piano, e che lì resterà scolpito per sempre.

Lunedì, nell’edizione numero 117, proverò a scrivere il terzo capitolo della mia personalissima storia d’amore con questa città. Per mia moglie sarà il debutto, a queste latitudini.

Insieme, felici, consci di essere parte di un grande evento, che cercherò di raccontarvi giorno dopo giorno in questo blog.
Perché, come dicono qui in Massachusetts, “There are many races, but only one Boston Marathon. The big one”.

Antonio Bacci
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La frase "Tagli alla sanità (e alla scuola)" dovrà farci rabbrividire e scendere in piazza

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Re: Aspettando Rio2016

Messaggio da MP3 » 09/12/2013, 20:02

avrei una domanda:
sappiamo che uno dei modi per fare sport in italia sono i gruppi militari; ma gli sportivi ci entrano solo dopo che hanno dimostrato qualcosa come prosecuzione o prospettiva di carriera(sportiva)
mi chiedo è possibile fare il passo contrario???
ovvero essere prima un soldato(poliziotto, finanziere ecc.) e poi visti i mezzi diventare anche "atleta"
faccio un esempio: ipotizziamo un ragazzo che ha fatto judo per anni fin da bambino; si arruola col semplice obbiettivo di lavorare può riprendere ad allenarsi seriamente viste le strutture, le attrezzature ecc. e magari col giusto allenamento arrivare alle gare???
se i videogiochi avessero realmente influenzato la nostra esistenza, ora vivremmo in enormi stanzoni bui, mangiando pillole ascoltando musica elettronica ripetiva
"il culo è ripartito malissimo tra gli esseri umani" (cit.)

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Re: Aspettando Rio2016

Messaggio da Luca Var » 16/04/2015, 20:04

http://www.gazzetta.it/Atletica/16-04-2 ... 0646.shtml

Altro che seconda possibilità, se è vero che si dopava consapevolmente dovrebbe essere cacciato a calci! Che ne pensate del caso Schwazer?

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Re: Aspettando Rio2016

Messaggio da Bonaz » 17/04/2015, 17:46

Luca Var ha scritto:http://www.gazzetta.it/Atletica/16-04-2 ... 0646.shtml

Altro che seconda possibilità, se è vero che si dopava consapevolmente dovrebbe essere cacciato a calci! Che ne pensate del caso Schwazer?

Io li squalificherei a vita :stressato:
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ripper23 ha scritto:Bonaz porta la voglia di non fare un cazzo in ufficio a livelli ineguagliabili :notworthy:
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Re: Aspettando Rio2016

Messaggio da matt2354 » 14/06/2015, 16:04

Non so dove scriverlo...Baku 2015...

Comunque mi sono innamorato sportivamente di Irina Zaretska, classe 1996 !!!, ucraina naturalizzata azerbaijana (?)...se vi capita guardatevi la finale del karate 68kg contro la favoritissima Buchinger...

:notworthy: :notworthy: :notworthy:

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Re: Aspettando Rio2016

Messaggio da francilive » 14/06/2015, 16:11

matt2354 ha scritto:Non so dove scriverlo...Baku 2015...

Comunque mi sono innamorato sportivamente di Irina Zaretska, classe 1996 !!!, ucraina naturalizzata azerbaijana (?)...se vi capita guardatevi la finale del karate 68kg contro la favoritissima Buchinger...

:notworthy: :notworthy: :notworthy:

questa? :nonsa:

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ah, non avevo letto "sportivamente" :fischia:

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Re: Aspettando Rio2016

Messaggio da matt2354 » 14/06/2015, 18:05

francilive ha scritto:
matt2354 ha scritto:Non so dove scriverlo...Baku 2015...

Comunque mi sono innamorato sportivamente di Irina Zaretska, classe 1996 !!!, ucraina naturalizzata azerbaijana (?)...se vi capita guardatevi la finale del karate 68kg contro la favoritissima Buchinger...

:notworthy: :notworthy: :notworthy:

questa? :nonsa:

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ah, non avevo letto "sportivamente" :fischia:

:stralol: :stralol: :stralol:

Se fosse stato per l'altro motivo avrei saputo dove metterla...nelle fibre :biggrin:

Credo che però alla fine questo sia il topic giusto, se non ho capito male in alcune (diverse?) discipline chi vince l'oro a Baku si qualifica automaticamente per Rio.

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Re: Aspettando Rio2016

Messaggio da francilive » 14/06/2015, 20:45

Probabile, ogni disciplina ha i propri parametri per le qualificazioni a Rio. Nel caso del karate non sono sinceramente informato.

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