Dietto ha scritto: ↑05/10/2020, 15:10
Brian_di_Nazareth ha scritto: ↑05/10/2020, 14:12
Sono d'accordo: perchè non aspettiamo il collasso della sanità e agiamo solo allora con misure iper-draconiane?
Allora chiudiamo tutto già da subito, così andiamo a zero in un paio di settimane.
Non so se vi rendete conto
In realtà quello che si deve evitare a tutti i costi è proprio la chiusura completa.
Ma per evitare la chiusura cosa serve? Cautela.
Come hanno evitato la chiusura completa i paesi di maggior successo (Germania, Danimarca, Giappone, Corea del Sud ed altri)?
Nulla di ignoto, tutte cose che si sanno.
In primo luogo la famosa strategia delle 3T,
Testare, tracciare, trattare.
Porca miseria, testare a tappeto il più possibile, proprio quello per cui si incazzano i cosiddetti libertari. Tracciare tutti i contatti dei positivi, anche qui si incazzano tutti i presunti libertari. Trattare è l'ABC, ma senza testare e tracciare si rischia di essere inondati di casi e di non poter materialmente trattare.
In secondo luogo misure flessibili, ad hoc. Chiusura di una zona a rischio, e solo quella, limitazione di una attività in quel momento difficilmente gestibile, e solo quella.
In terzo luogo, educazione alla cautela della popolazione. Guarda caso i paesi di maggior successo, in genere, sono anche quelli dove è più diffusa la mascherina e si pratica di più il distanziamento. Capisco che la narrazione che in Giappone abbiano l'Afasol è più invitante, però il Giappone è il paese in cui sono più diffuse le mascherine.
Infine cercare di minimizzare i rischi limitando, fra le attività rischiose, quelle meno controllabili e meno importanti per l'economia. Se si limita una sagra di paese pazienza, se si devono chiudere i ristoranti è un danno enorme. Se non si può fare una gara podistica locale pazienza, se si deve bloccare il campionato di calcio o annullare il Giro d'Italia è un danno enorme. Ma aumentare le cautele per le sagre o per le gare amatoriali serve anche per poter evitare di chiudere ristoranti e gare professionistiche.
Inizialmente si guardava solo all'indice di contagio, e già quello è importante, perché fino a che un infetto contagia al massimo un'altra persona l'epidemia è gestibile, quando aumenta l'indice lo è molto di meno, adesso cominciamo ad avere dati precisi anche sui luoghi e sulle occasioni in cui il contagio è più facile, intervenire su quelli è molto utile anche per limitare al massimo gli interventi da effettuare.
Poi vi prego, già mi sono cadute le palle più volte in discussioni lunari per cui l'obbligo della mascherina prefigurerebbe la dittatura e sulla presunta violazione dei diritti costituzionali in caso di annullamento di una sagra di paese, su questi discorsi non ho più la forza di replicare.